Hai mai pensato al plumbago per rivoluzionare il tuo giardino?

Chiunque abbia la fortuna di avere un giardino in casa, può riempirlo di colori e profumi piantando un fiore molto bello: il plumbago. Questo non necessita di tante cure ma arricchirà e renderà più bello da vedere il proprio spazio all’aperto. Ecco come rivoluzionare il proprio giardino con questa pianta meravigliosa.

Il significato nel linguaggio dei fiori del plumbago

Il plumbago è un bellissimo fiore di colore più che ha un significato molto profondo e molto bello nel linguaggio dei fiori. Infatti simboleggia tenacia e resistenza. Ma, poiché ha lo stesso colore del cielo e del mare, evoca anche sentimenti come calma, pace e tranquillità, nonché la stabilità e la serenità.

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Questi significati derivano anche dalla resistenza che ha questa meravigliosa pianta di resistere anche in condizioni difficili. In generale non è un fiore molto scelto, ad esempio dalle spose, tuttavia può essere usato per decorazioni all’aperto, perché dona un bel tocco di blu e simboleggia appunto resistenza e perserveranza, anche nelle occasioni difficili.

Insomma è un fiore davvero bello che, con il blu dei suoi piccoli fiori, porta calma, tranquillità e serenità, per questo è anche bello da regalare a chi ha attraversato un momento difficile, ad esempio una malattia, oppure a chi sta attraversando un brutto periodo, per augurargli serenità e per incitarlo a resistere nonostante tutto.

Come coltivare il plumbago in giardino

Il plumbago è un bellissimo fiore che si può coltivare nel proprio giardino. Preferisce una posizione in pieno sole o a mezz’ombra e un terreno ben drenato. Per quanto riguarda l’irrigazione, deve essere piuttosto frequente soprattutto nei momenti di siccità. In linea di massima, però, bisogna tastare il terreno per capire se è il momento di dare acqua.

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Quando il terreno è asciutto, si può dare acqua, ma senza esagerare, perché si possono creare ristagni di acqua che possono far marcire le radici. Un altro aspetto importante è l’aria, nel senso che intorno alla pianta deve esserci una buona circolazione, affinché si tengano lontane eventuali malattie fungine che possono essere dannose.

Per coltivare bene il plumbago, poi, è necessario procedere periodicamente alla potatura che va fatta all’inizio della primavera o a fine inverno per consentire la nuova crescita: quindi in pratica bisognerà rimuovere i fiori secchi. Dunque questi sono gli accorgimenti più importanti per coltivare il plumbago nel proprio giardino e averlo sempre rigoglioso e sano.

Problemi che si possono presentare con il plumbago

Il plumbago è un bellissimo fiore, anche detto gelsomino azzurro perché ricorda questo come forma, e come visto si può coltivare molto facilmente in giardino. Necessita però di tanta luce, almeno 6-7 ore al giorno e ama il caldo. Nonostante questo, in estate va annaffiato spesso mentre nel resto dell’anno quando il terreno è asciutto.

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In genere cresce come cespuglio, tuttavia ha bisogno spesso di supporti specifici per adagiare i suoi rami. Questi sono molto leggeri, tuttavia sono anche tanto resistenti alle correnti. Più che dalle correnti è dunque importante difendere la pianta da possibili parassiti come il ragnetto rosso e gli afidi, che possono attaccare quando fa caldo.

Per prevenire questo, occorre annaffiare regolarmente la pianta. Se però dovesse essere ormai tardi, e soprattutto contro la cocciniglia, usare olio di Neem. Dunque questi sono i pochi problemi in cui ci si potrebbe imbattere con la pianta del plumbago e che dunque occorre conosce per avere una pianta rigogliosa e bella.

Conclusione

Il plumbago è un bellissimo fiore che si può tenere nel proprio giardino. Di colore blu, simboleggia resistenza e tenacia anche nelle condizioni più difficili. Ma anche calma, serenità e tranquillità. Dunque è molto bello da regalare in varie circostanze. Si adatta a varie condizioni, anche le più difficili, perché è molto resistente.

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Il plumbago ama la luce del sole e in estate necessita di abbondanti irrigazioni. Comunque sempre meglio fare il test del terriccio: se è asciutto, bisogna dare l’acqua, senza eccedere, per evitare i ristagni che possono far marcire le radici. In linea di massima comunque è una pianta resistente e che donerà dei bei fiori.

A fine inverno o inizio primavera, poi, eliminare i fiori secchi per dare spazio ai nuovi che, come tanti gelsomini blu, ammalieranno con la loro bellezza, formando delle macchie fitte come cespugli che renderanno molto più bello da vedere il proprio giardino, ricco di blu, di bellezza e di buon profumo.

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